Per ogni processo su Jenkins, Jenkins alloca una "directory spazio di lavoro" univoca. Questa è la directory in cui vengono eseguiti il checkout del codice e le compilazioni. Normalmente si dovrebbe lasciare a Jenkins il compito di allocare e pulire le directory dello spazio di lavoro, ma in svariate situazioni ciò risulta problematico, e, in tal caso, quest'opzione consente di specificare manualmente il percorso dello spazio di lavoro.

Si ha una tale situazione quando i percorsi sono specificati in modo hardcoded e il codice dev'essere compilato in un percorso specifico. Se non c'è alcun dubbio relativo al fatto che una tale compilazione non sia ideale, quest'opzione consente di iniziare a eseguirle in tale caso.

Un'altra situazione in cui quest'opzione è utile si ha quando non si sta utilizzando il tipo progetto per eseguire la compilazione di un software, ma per eseguire una determinata operazione batch, forse come sostituto di cron. In tal caso è possibile utilizzare quest'opzione per mappare la directory in questione come spazio di lavoro, in modo che gli utenti possano esaminare i file tramite l'interfaccia Web di Jenkins, e per eseguire i comandi pertinenti più facilmente.

Se si è in un ambiente di compilazione distribuito, a meno che non si forzi l'esecuzione di un processo su un nodo specifico, Jenkins può comunque spostare i processi su agenti differenti. A volte ciò è desiderabile, a volte no. Inoltre, è possibile mappare progetti multipli in modo che questi abbiano lo stesso spazio di lavoro, ma se si fa ciò, ci si assicuri che le esecuzioni concorrenti di tali processi non presentino interferenze spiacevoli fra di loro.

Se questo percorso è relativo, è risolto assumendo come base la "directory radice del filesystem remoto" dell'agente, o $JENKINS_HOME sul master.